Uno dei temi più dibattuti dal nuovo governo Meloni è sicuramente quello che riguarda la cosiddetta pace fiscale. E’ in arrivo, infatti, un emendamento che prevede il saldo e lo stralcio delle cartelle esattoriali sotto i 1000 Euro. Ecco come funziona.
E’ sicuramente questo l’obiettivo primario del nuovo esecutivo. L’idea del governo Meloni di alleggerire le spese dei cittadini già approvate dagli aumenti spropositati scaturiti dalla crisi economica, si sta pian piano concretizzando.
Gli interventi sulle cartelle esattoriali che prevedono il saldo e lo stralcio
Si parla di una cifra stratosferica, si tratta di circa 23 milioni di euro che gli italiani devono versare allo Stato. I ministri stanno parlando di eliminare definitivamente le cartelle che non arrivano ai 1000 Euro. Un intervento che invece prevede il saldo del 20% e l’annullamento del restante 80% per i debiti fino a 2000 € che però non risalgano ad una data antecedente al 2015.
È questo il tanto discusso disegno di saldo e stralcio ter al quale dovrebbe seguire la rottamazione quater per i debiti più consistenti. Per le cifre più alte, infatti, è prevista la riduzione delle sanzioni e degli interessi al 5% fisso e la possibilità di richiedere una rateizzazione che arrivi almeno a cinque anni anche se l’obiettivo sarebbe quella dei 10 anni.
Un’altra delle ipotesi più accreditate è quella di concedere un tregua fiscale ai soggetti che ancora non abbiano ricevuto la cartella permettendo una multa fissa al 5% e la rateizzazione cinque anni.
Ecco chi può non pagare la cartella esattoriale ricevuta
In questi mesi sono in arrivo milioni di richieste da parte del fisco che dovrebbero essere pari alla stratosferica cifra di 5 milioni. Di queste, circa il 56% potrebbe non essere pagata poiché frutto di un errore, a causa di un saldo già avvenuto, o per un debito ormai decaduto.
Per quanto riguarda invece gli importi più importanti, e cioè quelli fino a 120.000 Euro, è possibile già ad adesso rateizzare online attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate sotto la voce Riscossione oppure compilando l’apposito modulo R1, scaricabile dalle pagine del sito, ed inviandolo tramite PEC agli indirizzi presenti nello stesso.
Nella richiesta è necessario dichiarare l’effettiva difficoltà economica, ma non è richiesto alcun documento da allegare alla domanda. La rateizzazione potrà, dunque, arrivare ad un massimo di 72 rate spalmabili sull’arco temporale di sei anni. Per importi superiori a 120.000 € sarà comunque possibile la rateizzazione, ma la procedura di presentazione della domanda è specifica e avviene attraverso indirizzi PEC specifici presenti nel form da compilare.