Le bollette della luce ma anche del gas aumenteranno: scopriamo tutte le soluzioni previste dal governo Meloni e come combattere le difficoltà.
Con il post pandemia c’è stato un aumento inesorabile dei prezzi. Ad essere stati maggiormente colpiti sono stati sicuramente i beni alimentari e le utenze.
Ormai è sempre più difficile mettere da parte dei risparmi, perché affrontare i nuovi costi causa disagi nell’arrivare a fine mese. Se prima fare una spesa era la cosa più semplice del mondo, adesso bisogna fare una cernita delle cose più essenziali. Sono numerosi anche i supermercati che stanno attuando offerte e sottocosti per fidelizzare il cliente e aumentare il potere d’acquisto.
La batosta più grande però si è avuta con le bollette della luce e del gas. Sono sempre più alte e mireranno ad aumentare per via della crisi energetica. Molte persone stanno cercando di mettere in atto escamotage o limitando il consumo di determinati elettrodomestici. Ad esempio la stufa a gas è quella che consuma di più e quindi sarebbe meglio evitare.
Con la formazione del nuovo esecutivo che ha come premier Giorgia Meloni si pensa già a come ridurre le difficoltà economiche. Scopriamo in che modo avverrà il piano di ripresa.
Aumento delle bollette: come agire
Il nuovo governo sta pensando ad un decreto Aiuti quater.
Ad essere confermati saranno i bonus sociali e il taglio delle accise sul carburante e anche un altro incentivo economico che è quello che va dai 150 ai 200 euro. Sappiamo che il vecchio governo, ovvero quello di Draghi ha lasciato un tesoretto che ammonta a circa 10 miliardi. Questo totale si è avuto in seguito all’inflazione. Lo stato ha avuto circa 288,43 milioni di euro.
Per evitare l’aumento dell’inflazione c’è bisogno di intervento. Ovviamente si tratta di un tema che va affrontato nella Legge di Bilancio. Sicuramente il cuneo fiscale subirà un taglio, dove la riduzione arriverà al 2%. Il Bilancio sarà fatta in deficit. Per contrastare l’aumento delle bollette i tre quarti delle risorse. Gli altri soldi, invece dovrebbero finanziare la flat tax e gli incrementi delle pensioni.
Il Ministero dell’Economia ha comunque confermato un tasso medio di incremento del PIL che è pari allo 0,6%. Ovviamente per ottemperare ciò, c’è bisogno di risorse. Il Pil sarà portato a circa 4,5%, 1,2 in più rispetto alla prima previsione. Il contributo sarà di circa 22 miliardi di euro.
Un aiuto economico potrebbe arrivare dalle risorse europee che possono essere anche programmate. Si tratta di circa 4 miliardi per una somma complessiva di 30 miliardi.