Nel 2001 “Striscia la notizia” mise nel mirino le televendite: fu l’inizio della fine con i guai giudiziari. Ma Wanna Marchi ha un altro rimpianto
Per anni le abbiamo viste impazzare in televisione. Soprattutto sulle emittenti locali. Televendite in cui vendevano di tutto. Ma, secondo la giustizia italiana, in maniera illecita. Parliamo di Wanna Marchi e Stefania Nobile. Tante le vicende giudiziarie in cui sono state coinvolte e condannate. Lei, Wanna Marchi, ha un grande rimpianto. Che nulla ha a che vedere con le condanne subite.
Madre e figlia. Wanna Marchi diventa famosa tra gli anni ’80 e ’90. Tanto da essere soprannominata “la regina delle televendite”. A prescindere dal prodotto pubblicizzato, Wanna Marchi si è sempre caratterizzata per il suo tono di voce molto alto e stridulo. Per i toni enfatici e l’ampia gestualità. Celeberrimo e famigerato il suo “D’accordo?!”. Non propriamente sobria e pacata, insomma. La figlia Stefania ne ha preso fattezze e modi. Le due facevano coppia fissa sugli schermi. E hanno fatto coppia anche in carcere.
Nel 2001 “Striscia la notizia” mise nel mirino le televendite delle due, insieme al fantomatico mago “Do Nascimento”, brasiliano con cui le due avevano fondato una società. Da quelle inchieste televisive e giudiziarie inizieranno i guai per tutti, fino alle condanne definitive, rimediate per truffa e bancarotta fraudolenta. Le due conosceranno anche il carcere, dopo la sentenza definitiva.
Adesso, però, Wanna Marchi è di fatto tornata. Con lo stesso stile aggressivo di sempre. Quello con cui si è sempre rivolta ai telespettatori, pubblicizzando prodotti miracolosi per dimagrire o molto altro. “Wanna”, la nuova docu-serie italiana di Netflix, prodotta da Fremantle Italia, che ha debuttato il 21 settembre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. Attraverso testimonianze e immagini di repertorio, la docu-serie in 4 episodi racconta un’epoca precisa del nostro Paese attraverso le vicende di quella che, per vent’anni, è stata la televenditrice più famosa della TV italiana, Wanna Marchi, e sua figlia Stefania Nobile.
Il no di Wanna Marchi
E, a proposito di testimonianze, è molto interessante quella che Wanna Marchi ha fatto nel corso della trasmissione “Belve”, ripercorrendo il ventennio italiano, tra gli anni ’80 e i primi anni 2000, caratterizzato da un grande cambiamento della TV generalista e dalla nascita delle prime televendite.
In particolare, la regina delle televendite televisive, afferma di avere grandi rimpianti nella propria vita, che non hanno nulla a che vedere con i reati per cui è stata condannata. I rimpianti riguardano i “no” a Silvio Berlusconi e Bettino Craxi. Avete capito benissimo. All’ex premier, proprietario di Mediaset, Wanna Marchi avrebbe detto “no” alla proposta di presentare “Ok, il prezzo è giusto”.
@excursus_vitae Belve, Wanna Marchi a Francesca Fagnanj “Ho detto di no a Berlusconi e Craxi”. #wanna #wannamarchi #marchi #netflix #bazar #vendite #televendite #mastrota #wannaserie #berlusconi #craxi #belve #rai #fagnani #francescafagnani ♬ suono originale – Excursus_vitae
Ancor più cocente il rifiuto fatto all’allora leader socialista. Craxi, infatti, le avrebbe proposto di girare uno spot in cui doveva invitare a votare Socialisti: “Fu uno dei più grandi errori della mia vita, lui mi riconosceva 500 milioni delle vecchie lire. Ma io pensai, se io dico questo, chi compra da me, magari è comunista, magari è democristiano, magari è fascista e da me non compra più”. Un vero peccato.