Sono 19 i settori produttivi interessati dall’aumento degli stipendi nel mese di ottobre. Ecco chi può esultare
L’inflazione sta mettendo a dura prova la resistenza delle famiglie italiane. Gli stipendi rimangono invariati, in alcuni casi scendono. E, in ogni caso, non hanno più lo stesso valore di un tempo. A ottobre, però, c’è qualcuno che può gioire. Ecco chi avrà una busta paga più sostanziosa.
“Una Caporetto per le famiglie! Una catastrofe annunciata. Da un anno chiediamo di rimuovere le cause principali dell’inflazione, ossia i prezzi impazziti di luce e gas che oramai tutte le imprese hanno traslato sui prezzi finali destinati ai consumatori, ma nulla è stato fatto, dal tetto del gas al disaccoppiamento tra prezzo della luce e gas”. Così Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori commentando i dati Istat sull’inflazione.
“Il prossimo Governo, come primo atto per affrontare questa emergenza, rinvii anche la fine del mercato del gas prevista tra meno di 3 mesi, per il 1° gennaio 2023. Sarebbe uno tsunami per le famiglie non farlo” prosegue Dona. Oggi l’Istat ci dice che mentre la luce del mercato tutelato rincara del 57,3% su settembre 2021, quella del libero decolla del 136,7%, oltre il doppio, 2,39 volte in più. “Non bastano nemmeno più provvedimenti solo strutturali, come l’adeguamento automatico degli stipendi all’inflazione, troppo lenti per avere effetti sulle prossime bollette da pagare. Urge la ripetizione del bonus di 200 euro del Governo Draghi per i redditi sotto i 35 mila euro, bonus che va triplicato e portato a 600 euro, così da coprire almeno quasi tutte le maggiori spese per mangiare e bere” continua l’Unione Nazionale Consumatori.
“Solo per cibo e bevande, infatti, una famiglia pagherà in media 660 euro in più su base annua. Una stangata che sale a 900 euro per una coppia con 2 figli, 812 per una coppia con 1 figlio. Il record spetta alle coppie con 3 figli che per prodotti alimentari e bevande analcoliche avranno una batosta pari a 1075 euro” prosegue Dona. Ma alcune categorie a ottobre potranno gioire, con l’aumento dei propri stipendi. Scopriamo insieme quali sono.
Ecco chi avrà l’aumento di stipendio a ottobre
Una buona notizia in un quadro così desolante come quello tratteggiato dall’Unione Consumatori. Tutto ciò deriva dall’adeguamento dei minimi retributivi stabiliti dai rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro di settori industriali, servizi e artigianato.
Sono 19 i settori produttivi interessati dall’aumento degli stipendi nel mese di ottobre. Aumenti quindi per i lavoratori dipendenti delle Agenzie Immobiliari, ma anche per quelli delle Agricoltura Cooperative e, ancora, Casse Rurali e Artigiane. Importanti aumenti di stipendio anche per chi opera nell’industria della calce e del cemento e nell’artigianato della ceramica. Importante sottolineare come gli aumenti riguardino i vari livelli di lavoratori, quindi non sono i gradi apicali.
Ancora, busta paga più sostanziosa per chi lavora nella piccola industria dei chimici, nel vetro e nel settore elettrico. Nuovo accordo sui minimi anche per la piccola industria della plastica e della gomma. Da sempre, il settore dell’editoria è in crisi. E, allora, assomiglia molto a una manna dal cielo l’aumento per i grafici editoriali della piccola industria.
Interessati dagli aumenti anche i lavoratori di tintorie e lavanderie, attività che più di molte altre stanno patendo la crisi energetica e i rincari sulle bollette. Buone notizie anche per chi lavora nei magazzini generali, nelle occhialerie nel settore dell’industria di ombrelli e ombrelloni. Per questi ultimi, l’inverno è periodo di produzione in vista della stagione estiva. Aumenti di stipendi per il settore del pellame e del cuoio, delle telecomunicazioni e del tessile. Infine, busta paga più soddisfacente a ottobre anche per chi lavora in palestre e impianti sportivi.