Sono sempre più frequenti in Italia le segnalazioni e i richiami per prodotti alimentari potenzialmente pericolosi: oggi tocca ad un noto marchio.
Il Ministero della Salute ha negli ultimi tempi intensificato sempre di più i controlli sui prodotti alimentari processati e distribuiti su tutto il territorio. Questa volta ad essere sotto il mirino del Ministero è il marchio di un noto formaggio.
Il 27 Ottobre è stato emanato un nuovo richiamo alimentare che coinvolge un tipo di formaggio reperibile in molti supermercati.
Ritirato il noto formaggio per rischio microbiologico
Il richiamo riguarda il formaggio “Taleggio DOP a latte crudo” di tre diversi marchi: Casarrigoni, Terre d’Italia e Pascoli del Fattore. Il formaggio presenta come data di scadenza e lotti dei prodotti ritirati di Casarrigoni sono 28/11/22 (L. 25272), 02/12/22 (L. 25276), 05/12/22 (L. 25279) ed infine 06/12/22 (L. 25280). Per il formaggio prodotta da Terre D’Italia il numero di lotto dei prodotti ritirati di Terre d’Italia 5277 (il lotto di confezionamento sopraindicato è stato ottenuto dal lotto di prodotto 04082A). Per i prodotti ritirati di Pascoli del Fattore abbiamo come data di scadenza il 28/11/22 (L. 25272), il 02/12/22 (L. 25276) e il 03/12/22 (L. 25277).
Se hai acquistato una confezione proveniente da uno di questi tre lotti puoi riportare il formaggio nel punto vendita e richiedere il rimborso, in questo caso non serve presentare lo scontrino. Se invece hai consumato il formaggio stai attento. Il motivo del richiamo è proprio legato al fatto che il prodotto è contaminato e pericoloso per la salute.
All’interno del formaggio sono state trovate tracce di Escherichia coli produttore di tossina shiga gene eae sg O26. Questa complicata dicitura sta ad indicare la presenza di un batterio che è in grado di produrre delle tossine pericolosissime per l’organismo.
Queste possono causare diarrea emorragica, crampi e sangue nelle feci. La maggior parte delle persone che vengono infettate da STEC guariscono da sole in 5-10 giorni. In passato persone che hanno consumato cibi contaminati da questa tossina hanno riportati danni ai reni più o meno permanenti.
Il danneggiamento dei reni ed altri organi diventa più probabile nelle persone con un sistema immunitario compromesso, nei bambini ed anziani e nelle donne in gravidanza. In particolare il pericolo è quello di sviluppare la HUS, ovvero la sindrome emolitica uremica (HUS). Nel caso in cui malauguratamente la contaminazione abbia innescato questi gravi sintomi è necessario rivolgersi ad un medico e recarsi immediatamente al pronto soccorso. Fortunatamente, la maggior parte delle persone che sviluppano questa sindrome guariscono nel giro di qualche settimana, ma nei casi più gravi può compromettere gli organi renali per sempre e in alcuni rari casi portare alla morte.