Riuscire a stabilire un rapporto che non è solo di stima reciproca, ma che può essere anche di amicizia tra colleghi non è mai semplice e i personaggi famosi non fanno eccezione. L’esempio che smentisce questa teoria non manca di certo, è Zucchero.
La sua passione lo travolge ben presto a tal punto di lasciare l’università di veterinaria. Iniziò infatti a suonare la chitarra proprio grazie ad un compagno di università americano. Muove i suoi primi passi con un gruppo, formato da lui stesso, ma il vero successo arriva con San Remo. Oggi Zucchero, nella realtà Adelmo Fornaciari, è il rappresentante italiano per eccellenza del blues nel mondo. Sono tante le collaborazioni con artisti internazionali e innumerevoli i tour mondiali. Proprio grazie a queste collaborazioni stringe un’amicizia fuori dal comune, che va ben oltre il rapporto di lavoro. Scopriamo chi è il collega a cui tiene tanto.
Si celebrano quest’anni i 30 anni del “Pavarotti & Friends”, evento che è entrato a pieno titolo nella storia della musica e organizzato a scopo benefico con l’obiettivo di sostenere ogni volta cause umanitarie differenti. Fautore dell’iniziativa è stato ovviamente, come si può ben dedurre dal nome, Luciano Pavarotti, che si è spesso avvalso della collaborazione dei suoi amici e colleghi più cari. Anche ora che lui è scomparso da tempo la moglie Nicoletta Mantovani, consapevole di quanto lui ci tenesse, sta facendo il possibile, per portare avanti l’appuntamento.
Zucchero e Luciano Pavarotti: un’amicizia davvero preziosa
Avere origini e un lavoro in comune certamente aiuta ad andare d’accordo, ma non è così scontato. Anzi, tra colleghi possono anche subentrare invidie e gelosie, che possono arrivare a incrinare un rapporto, spesso anche a distanza di tempo. Fortunatamente questa idea non è sempre valida e ci sono diverse eccezioni che dimostrano il contrario.
Gli appassionati di musica ricordano certamente quanto fossero legati Zucchero e Luciano Pavarotti, fautori dell’organizzazione del “Pavarotti and Friends” e non solo.
Nel 1992, anno in cui si è tenuto il primo evento benefico, i due sono stati protagonisti di un duetto storico interpretando il brano “Miserere”, poi inserito in uno degli album di maggiore successo di Fornaciari.
Nel corso del tempo l’evento è diventato un appuntamento fisso, trasmesso a lungo anche in Tv, in cui sono stati diversi gli artisti, anche internazionali, che hanno voluto essere presenti per cantare insieme al tenore. Una conferma evidente di quanto lui fosse apprezzato anche al di fuori dei nostri confini.
Una stima reciproca che va oltre il tempo
Nonostante siano passati anni dalla scomparsa di Pavarotti, Zucchero ha ancora parole dolcissime per quello che non può che considerare qualcosa di più di un collega.
Fornaciari aveva raccontato quanto il tenore fosse speciale per lui: “Lui pur essendo mondiale era rimasto umile e genuino – aveva raccontato a Mara Venier, ospite di ‘Domenica In’ -. Ci facevamo gli scherzi come i bambini e parlavamo in dialetto”.
Il cantante ricorda ancora un aneddoto che è rimasto scolpito nella sua mente: “Noi eravamo alla Royal Albert Hall, dovevamo fare le prove per il concerto che si teneva nel pomeriggio. Mi ha chiamato Nicoletta per dirmi che Luciano non si sentiva bene e che non riusciva a spingere sul diaframma a causa di un intervento. Io ero a Londra, mentre lui era ancora a casa. Io ho comunque capito la situazione”.
Poche ore dopo c’è stata però la svolta inaspettata: “Verso mezzogiorno mi ha chiamato Luciano e mi ha detto: ‘Non faccio le prove, ma arrivo. Non ti posso lasciare cadere’. È stato un atto di grande amicizia, non lo dimenticherò mai. Sono cose che fanno bene”. Ed è per questo che l’artista non ha esitato a dedicare un augurio in occasione dell’ultimo compleanno del tenore.
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