Avere la pressione bassa può essere davvero problematico visto che nei casi più gravi si può arrivare addirittura a svenire senza che si riesca a rendersene conto. E’ possibile comunque provare a ridurre i disagi grazie a qualche piccola accortezza.
Uno dei disturbi più frequenti a ogni età e che tende a essere sottovalutato pensando che non credi disagi particolari è certamente la pressione bassa. A differenza dell’ipertensione, che può essere corretta tramite una pastiglia, difficilmente i medici prescrivono farmaci appositi e invitano più che altro i loro pazienti a riposare regolarmente e a non stare a digiuno.
Il problema può risultare più forte soprattutto in estate, periodo in cui, complice il caso, torrido, si può anche arrivare a svenire senza che si riesca a capirlo in tempo.
La pressione arteriosa ottimale è considerata inferiore a 120/80 mmHg. Quando si tende a scendere di tanto al di sotto di questi limiti sarebbe bene farlo presente al proprio medico e cercare di individuarne le cause. Molti tendono a pensare che possa essere un problema solo quando i numeri sono più elevati, ma si tratta di una teoria assolutamente sbagliata.
A preoccupare è soprattutto una pressione minima bassa, considerata come tale si va al di sotto dei 60 mmHg.
Chi ne soffre presenta sintomi piuttosto simili, che fanno subito pensare a una situazione di questo tipo. Sono diversi i segnali che meritano di essere tenuti sotto osservazione, specialmente se si verificano frequentemente: le vertigini, un senso di svenimento (a volte si traduce in uno svenimento vero e proprio), problemi di concentrazione, palpitazioni, nausea e vomito.
Questo a volte si associa anche a un pallore del viso e sudorazione fredda. Si tratta di un modo di agire che solitamente l’organismo mette in atto come forma di difesa ed è per questo che sarebbe bene invitare la persona che manifesta il malessere a sdraiarsi e a tenere le gambe sollevate verso l’alto. Un gesto simile serve per permettere che il sangue raggiunga con più facilità cuore e cervello.
Fortunatamente chi riconosce di avere vissuto almeno una volta questa situazione può stare tranquillo, è possibile alleviare almeno parzialmente la situazione senza fare troppa fatica.
Ci sono infatti delle sostanze che possiamo assumere e che possono aiutare senza dover necessariamente ricorrere ai medicinali. E’ il caso, ad esempio, di liquirizia e menta piperita, che possono essere prese in modi differenti.
Nel primo caso l’ideale sarebbe quella salata, ma fanno altrettanto bene quelle in commercio sotto forma di caramelle; basta tenerne un po’ nella borsa per mangiarla quando necessario. Nel secondo caso, invece, è possibile puntare sull’olio essenziale (la si può pestare per far sì che fuoriesca) e metterlo sul proprio polso.
Altrettanto utili possono essere le bevande energizzanti, quali ginseng, guaranà, thè e caffè. Mai dimenticare però di bere acqua nel corso della giornata; la disidratazione contribuisce al calo della pressione arteriosa.
Le donne possono registrare un calo di pressione in occasione del ciclo mestruale, se questo dovesse accadere dovessero prendere eleuterococco, fondamentale soprattutto quando il flusso è abbondante.
Da non trascurare anche l’importanza delle spezie, in modo particolare lo zenzero, disponibile sia sotto forma di tisana sia all’interno delle caramelle.
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