Il pubblico televisivo ha imparato ad amare Claudio Bisio soprattutto per la sua ironia, evidente non solo a “Zelig”, ma anche nei film in cui ha recitato. Anche per uno come lui con la battuta sempre pronta, però, non sono mancati i momenti difficili.
In carriera Claudio Bisio ha dimostrato di essere un artista versatile, in grado di alternare ruoli più drammatici, come nel film Premio Oscar “Mediterraneo” diretto da Gabriele Salvatore, ad altri più comici, che sono praticamente da sempre il suo tratto distintivo.
Non a caso, lui è riuscito a entrare nel cuore del pubblico anche in veste di conduttore grazie a “Zelig”, che ha condotto per diversi anni al fianco di Vanessa Incontrada. Nonostante il successo, anche lui si è trovavo a vivere in passato un momento difficile.
Claudio Bisio e la passione per la recitazione
Come spesso capita, anche per Claudio Bisio la sua carriera è iniziata quasi per caso. Sin da ragazzo ha però capito quale dovesse essere la sua strada e ha fatto il possibile per realizzare il suo sogno.
“Ho capito cosa volessi fare durante un’occupazione al liceo (ha frequentato il Liceo Scientifico Cremona a Milano) – ha detto in un’intervista al Corriere della sera -. Io in quel periodo facevo già teatro, per questo ho chiamato Dario Fo per ‘Mistero Buffo’. Io sono rimasto subito affascinato dal suo modo di parlare, lui mi ha detto subito di sì. Ho ascoltato i versi di Cecco Angiolieri e Cielo d’Alcamo, ho capito di voler fare quello, pur senza sapere di preciso di cosa si trattasse”.
I primi tempi, però, non sono stati semplici, complici anche i guadagni tutt’altro che certi. “Mio papà era un rappresentante che vendeva alle aziende le essenze per fare liquori, mentre mia mamma era una maestra elementare. Loro, però, non mi hanno mai contrastato, già a 20 anni mi mantenevo da solo ed ero fuori da casa. Con il senno di poi penso che fare il militare sia stato come superare la linea d’ombra, diventare adulto”.
Da Zelig al Festival: i momenti indimenticabili
Ancora adesso, nonostante siano passati anni, è normale associare Bisio a “Zelig”, uno dei programmi più visti a inizio anni duemila. Questo per lui non può che essere motivo di orgoglio: “E’ un programma che ci è esploso tra le mani, nel 2003 abbiamo vinto tutti i Telegatti del mondo. Quello per me non è televisione, è cabaret con le telecamere”.
Gran parte del merito è anche dell’affiatamento che era riuscito a creare con la sua partner, Vanessa Incontrada, che ha ritrovato recentemente nelle puntate andate in onda qualche mese fa: “L’ho conosciuta che era ragazzinissima, le voglio un bene dell’anima; quando sono in Toscana andiamo in bicicletta insieme. Tra noi c’è un afflato e una sintonia totale. Sentivo però la stanchezza mia e forse anche quella del pubblico, tutte le cose devono avere una fine. Sentivo un po’ di ripetitività in quello che facevo e in quello che c’era intorno a me”.
Impossibile però non ricordare l’ottimo riscontro avuto anche in occasione delle sue due esperienze al Festival di Sanremo, nel 2014 e nel 2019. Al successo sul palco fa però da contraltare uno scenario che pochi conoscono.
“Nel 2014 ho portato un testo di Michele Serra, si basava tutto su un finto populismo, invitavo a mandare tutti a casa. Si capiva che era riferito non ai politici ma agli elettori, a tutti noi, è stato una bomba. Nel 2014, però, tutto era diverso, il clima era cambiato e ho fatto una grande fatica. Avevamo le guardie del corpo che ci seguivano dappertutto. Non mi era mai capitato di essere inseguito da troupe che volevano estorcermi mezza frase in più di 40 anni di carriera. Avevo paura” – ha concluso.