Un nuovo Bonus introdotto dall’Agenzia delle Entrate: un incentivo per l’attività fisica adattata. Di cosa si tratta e chi può richiederlo.
Il periodo storico che stiamo attraversando, è di certo uno dei più complessi degli ultimi anni. Tra pandemia, guerra Russo-Ucraina e crisi energetica, i tempi sono davvero bui.
E di conseguenza aumenta ogni tipo di costo, che sia per quanto riguarda gli alimenti di prima necessità, che per le forniture energetiche, e qualsiasi altro tipo di servizio. Anche in quelli che sembrano servizi non principali, ma essenziali per alcune categorie, hanno subito l’impatto di queste criticità recenti.
Anche il settore di quella che è l’attività fisica adattata, ed a questo proposito è stato introdotto un nuovo Bonus. Scopriamo ci cosa si tratta e chi può richiederlo.
Bonus per l’attività fisica adattata
Cosa si intende per attività fisica adattata? Nota come AFA, è un’attività non sanitaria finalizzata a migliorare la qualità e il benessere di un individuo soggetto a difficoltà motorie, che siano temporanee o dovuto a patologie croniche. Il tutto tramite una serie di attività motorie ben precise.
E ovviamente può essere un’attività che ha i suoi costi. Come riporta un provvedimento dell’11 ottobre da parte dell’Agenzia delle Entrate, grazie alla legge di bilancio 2022, è stato introdotto un sostegno per chi deve sostenere tali attività.
Secondo alcune analisi statistiche, questo tipo di programma, per un certo verso anche riabilitativo, non è intrapreso da tanti soggetti che ne avrebbero bisogno, proprio perché i costi sono elevati. Come è possibile richiedere tale incentivo, e che termini ci sono?
Come richiederlo
Il bonus può essere richiesto da tutti quei soggetti che dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 sostengono o hanno sostenuto, per attività fisica adattata, spese che siano documentate e verificate. È possibile richiedere il bonus direttamente recandosi sul sito dell’Agenzia delle entrate.
Qui bisogna autenticarsi tramite SPID, CIE o CNS, e recarsi all’apposita sezione e fare richiesta. Oppure ci si può affidare ad un intermediario, come un CAF o Patronato che ne possano fare richiesta. Il tutto deve essere fatto in una finestra temporale che va dal l 15 febbraio 2023 al 15 marzo 2023.
L’incentivo ha un limite di spesa che è pari a 1,5 milioni di euro per l’anno in corso. Un’opportunità molto importante da cogliere, per poter sopperire a delle spese molto sostenute e che sono essenziali per tali categorie.