Per soccorrere una persona nel più breve tempo possibile è necessario cogliere i sintomi principali e agire tempestivamente. Molte persone non riescono a riconoscere i sintomi poiché vi è ancora molta confusione tra le due diverse tipologie di ictus che possono manifestarsi. L’ictus ischemico è dovuto alla comparsa di un trombo nell’arteria, mentre l’ictus emorragico si verifica a seguito della rottura di un vaso sanguigno. Quest’ultimo è la forma più grave ed è bene agire immediatamente se si notano uno o più sintomi.
Ictus: il segnale da riconoscere è negli occhi
Generalmente un ictus si manifesta con sintomi ben precisi. In primis, il soggetto che sta subendo un ictus presenta una improvvisa confusione, difficoltà a comunicare parlare e comprendere ciò che gli altri dicono, nausea e vomito. In secondo luogo subentra difficoltà nei movimenti e conseguente mancanza di coordinazione e senso di vertigini.
Uno dei sintomi più caratteristici, oltre alla confusione improvvisa, è la difficoltà visiva, generalmente ad un solo occhio. Questa difficoltà si manifesta con una visione sdoppiata o annebbiata. Questo è un sintomo da non trascurare se si vuole valutare lo stato della persona che sta subendo un attacco.
Se si ha il sospetto e si notano uno o più sintomi è importante recarsi immediatamente al pronto soccorso più vicino o chiamare un ambulanza se impossibilitati. In entrambi i casi di ictus è necessario un intervento veloce poiché nel caso di ictus emorragico è necessario ristabilire la pressione a livello farmacologico o eseguire un intervento chirurgico di emergenza. Nel caso invece di ictus ischemico bisogna intervenire entro le 4 ore dall’evento e somministrare farmaci trombolitici o fibrinolitici per ristabilire il normale flusso sanguigno.
L’ictus colpisce generalmente le persone con un età superiore ai 65 anni. Inoltre in passato, si pensava che l’ictus colpisse principalmente gli uomini, poiché le donne avevano un sistema cardiovascolare più forte. In realtà l’ictus colpisce il 43% delle donne, un dato da non sottovalutare.