Dolce ritirato: non mangiatelo, ecco perché
La nuova allerta alimentare emanata dal Ministero della Salute riguarda un noto dolce venduto nei supermercati. La ragione dietro al richiamo è legata al rilevamento per rischio microbiologico in seguito alla presenza di Listeria monocytogenes. Questo è un agente patogeno di origine alimentare che si trovano più comunemente nei latticini non pastorizzati, nel pollame e nei frutti di mare.
L’infezione da listeria può causare sintomi anche gravi quali febbre alta, mal di testa, nausea, vomito e diarrea. L’infezione da listeria può portare nei casi più gravi alla comparsa di meningite e sepsi, o in casi ancora più estremi, alla morte.
I sintomi scaturiti da una infezione da listeriosi iniziano a manifestarsi generalmente intorno alle 3 settimane dal consumo del cibo contaminato. Nei casi in cui i sintomi vengono sottovalutati il contagio può durare per oltre 70 giorni. L’infezione oltre a comportare problemi gastrointestinali come diarrea e vomito, può attaccare anche il sistema nervoso causando mal di testa, confusione, perdita di equilibrio e convulsioni.
Pancakes al cioccolato ritirati dal mercato
Se hai acquistato una confezione dei lotti ritirati il Ministero della Salute raccomanda di non consumarlo, ma di riportarlo al punto vendita d’acquisto per ricevere il rimborso. Non vi è il bisogno di mostrare la ricevuta fiscale. Il prodotto in questione è venduto in confezione da 6 pancakes al cioccolato del marchio “Bernard Jarnoux Crepier”. Il marchio di identificazione dello stabilimento/del produttore è invece: FR 22.093.041 CE.
Il nome del produttore è l’azienda Creperie Jarnoux. La sede dello stabilimento si trova in Zi de Lanjouan 22404, Lambelle. I lotti dei pancakes ritirati sono 256 con data di scadenza o termine minimo di conservazione fissata per il 11/10/22 con formato di 150 grammi.
Chiunque manifesti i sintomi sopra descritti dopo aver consumato il prodotto, deve consultare tempestivamente un medico perché la listeriosi può essere molto grave per alcune persone, in particolare per le donne in gravidanza e per chi ha un sistema immunitario indebolito.