Il reddito di cittadinanza è un diritto acquisito, ma cosa succede se viene eliminato: scopriamo a chi spetta e per quanto tempo
Si è parlato molto di reddito di cittadinanza, soprattutto negli ultimi giorni. Da quando Giorgia Meloni ha vinto le elezioni, ed è pronta a formare il nuovo governo, aumentano le preoccupazioni a riguardo.
L’intento del leader di Fratelli d’Italia è sempre stato quello di eliminare il reddito di cittadinanza e di ottimizzare quei soldi per aumentare i posti di lavoro o per aumentare i corsi e intensificare le competenze professionali delle persone.
Molte infatti sono state le truffe che sono state fatte con questo incentivo. E neanche un quarto di esso ha favorito l’ingresso di persone nel mondo del lavoro.
Si sta creando quindi sempre più attesa riguardo quello che succederà nelle prossime settimana e se il reddito resterà, verra modificato o definitivamente eliminato. Molto probabilmente il reddito verrà diviso. Da una parte verrà mantenuto l’incentivo per chi ne ha bisogno, dall’altra invece toglierlo a chi può lavorare.
Molte famiglie ne hanno davvero bisogno, dal momento che in questa crisi finanziaria ci sono stati diversi rincari in svariati settori, come quello dei generi alimentari e le utenze. Ovviamente non sono bastati gli aiuti da parte dello stato e dall’INPS, che, per quanto efficaci non ne sono abbastanza.
Ma cosa succederebbe se il reddito di cittadinanza venisse cancellato? Scopriamolo
Reddito di cittadinanza eliminato: cosa succederebbe
Ovviamente quelle da valutare sarebbero i tempi di cancellazione. Per capirne qualcosa, bisognerebbe valutare i diritti acquisiti. Ovvero la categoria di diritti che una volta entrati nella sfera giuridica di un soggetto non possono essere cambiati. Quindi anche nel caso di modifiche, chi ne ha fatto richiesta, deve attenersi alla normativa vigente. Quella di oggi è relativa a 18 mensilità continue. Salvo il caso che non si verificano più i requisiti.
Ci sono dei casi in cui il reddito di cittadinanza potrà essere eliminato anche prima dei 18 mesi. Se la Meloni applicasse alla normativa completamente, si potrebbe sospendere il pagamento prima della scadenza dei diciotto mesi. La legge in vigore prevede che chi prende questo incentivo, non può rifiutare più di due offerte di lavoro. Basterebbe che i centri dell’impiego procedessero al tracciamento delle offerte di lavoro, con sanzione in caso di rifiuto.
Se le norme venissero rispettate appieno, basterebbe un solo rifiuti per eliminare definitivamente il reddito di cittadinanza. Ad oggi invece il tracciamento delle offerte di lavoro avviene solo in pochissimi casi. Ed è per questo che molti sono i beneficiari ai quali questo contributo non dovrebbe spettare.