L’attaccante del Napoli Hirving Lozano ha svelato un segreto sul suo passato che ha sorpreso i tifosi della squadra partenopea.
Hirving Lozano è uno dei calciatori più pagati dal Napoli nell’era Aurelio De Laurentiis. Nell’agosto del 2019, infatti, gli azzurri sborsarono ben 45 milioni di euro nelle casse del PSV Eindhoven per assicurarsi l’esterno messicano. Da quel momento, il calciatore ha attraversato tre momenti della storia del club partenopeo: ovvero prima quello targato Ancellotti, poi quello Gattuso e per finire quello attuale di Spalletti.
Con la maglia del Napoli, Lozano ha sempre vissuto momenti di alti e bassi alternando grandi prestazioni ad altre più deludenti finendo così per dividere i tifosi sul suo apprezzamento. In azzurro è riuscito a mettere in bacheca un trofeo, la Coppa Italia del 2020 vinta in finale ai rigori contro la Juventus.
Il suo bottino con i partenopei a livello di reti è magro, se confrontato con quello messo insieme sia con PSV Eindhoven che con il Pachuca, la sua prima squadra. Col Napoli, infatti, ha segnato solo 26 reti in 123 presenze e nella stagione in corso, che vede la squadra di Spalletti al primo posto in classifica in Serie A, ha anche perso il posto da titolare fisso finendo in ballottaggio continuo con Politano.
In una recente intervista, Lozano ha raccontato diversi aneddoti anche extra campo rivelando un segreto del suo passato che ha sorpreso i tifosi del Napoli.
Lozano, svelato il segreto sul suo soprannome
I tifosi del Napoli, così come i compagni di squadra, chiamano Hirving Lozano in un modo particolare: ovvero Chucky, soprannome che è stato affibbiato al calciatore sin da quando da giovanissimo vestiva la maglia del Pachuca in Messico.
Ma cosa significa questo nomignolo? Il tutto è da riportare al mondo cinematografico e al film degli anni ’90 “La Bambola Assassina” in cui proprio la spaventosa bambola portava tale nome.
E in una recente intervista, Lozano ha spiegato anche il motivo che ha portato i suoi compagni a soprannominarlo Chucky in passato: “Quando sono arrivato al Pachuca, a 10 anni, mi piaceva spaventare i compagni nascondendomi sotto le coperte. Anche sull’autobus che ci portava a scuola, scherzavo sempre e facevo cose simili. Da quel momento hanno iniziato a chiamarmi Chucky” ha spiegato il calciatore.
“Mi chiamava così persino il presidente. La maggior parte della gente e dei tifosi mi conosceva come Chucky anziché con il mio vero nome” ha poi concluso Lozano svelando il segreto che si cela dietro al suo soprannome.