Così è possibile fare acquisti senza spendere niente. Dopo aver pagato online la banca può riaccreditare tutto sulla carta di credito. Il trucco è semplicissimo.
E’ possibile fare acquisti online e ricevere un rimborso da parte della propria banca. In caso di shopping non conforme, infatti, non dobbiamo disperare. C’è una soluzione che ci permetterà di riavere tutto l’importo speso online.
Si tratta della possibilità di ricevere il rimborso del proprio istituto di credito a seguito di un acquisto di un prodotto che si è poi rivelato non funzionante o addirittura contraffatto. Secondo l’inchiesta portata avanti dal quotidiano Sole 24 Ore, a seguito di un acquisto su un sito cinese di un gioco appartenente alla casa di produzione Lego, il prodotto recapitato era evidentemente non originale. I difetti erano macroscopici ed infatti i piccoli mattoncini colorati non riuscivano ad incastrarsi uno con l’altro. Il prodotto non era assolutamente funzionale.
Dopo una primo tentativo di richiesta di rimborso, non evidentemente accordato, presso il sito che distribuisce il giocattolo in questione, i soggetti interessati si sono dovuti rivolgere alla propria banca.
Innanzitutto è bene ricordare che per gli acquisti online è sempre preferibile utilizzare il metodo di acquisto PayPal che ci difende dalle truffe. Se il sito richiede esclusivamente un pagamento tramite bonifico, molto probabilmente si tratta di una trappola per accedere ai nostri conti correnti.
Dopo aver utilizzato tutte le precauzioni del caso e aver ricevuto una negazione di rimborso dal sito di distribuzione dell’oggetto contraffatto, è possibile richiedere un rimborso alla banca. Esiste, infatti, in rete, un modulo di richiesta di rimborso che riguarda le operazioni non corrette di particolari venditori; Tale modulo non è da confondere con quello di disconoscimento di addebiti non fatti.
Dopo aver compilato appositamente il form in tutte le sue parti, aver allegato la foto del prodotto e la prova dello scambio di e-mail con la casa distributrice che ci ha negato il rimborso, sarà possibile intraprendere la strada di richiesta di accredito dei soldi spesi.
Ovviamente è di primaria importanza dimostrare la veridicità degli eventi accaduti con prove documentali e foto. Dopo circa un mese dalla richiesta sarà possibile ricevere la quota direttamente sulla carta di credito dalla quale era stata prelevata la somma. Lo stesso principio è applicabile anche ai prodotti che si sono rivelati difettosi e non funzionanti. Anche in questo caso, dopo aver argomentato le nostre ragioni sarà possibile richiedere i soldi.
La Banca, però, non provvederà all’accredito della somma in tre particolari casi: per prodotti acquistati attraverso siti “di fiducia” della banca, per transazioni considerate a basso rischio e per pagamenti inferiori ai 30 €. In ultimo è bene ricordare che la richiesta di rimborso deve essere obbligatoriamente presentata entro 13 mesi dall’acquisto.
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